Prof. Dr. A. Lienhard
L’adempimento dei compiti sulla base della cooperazione è legittimato anche nell’ottica del diritto costituzionale.
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Dal 1° gennaio 2018, data effettiva di ritiro delle Forze aeree, l’aeroporto di Sion è divenuto un aeroporto civile tenuto ad assicurare un impiego militare limitato. Questo nuovo contesto è sfociato in una nuova strategia di sviluppo. La Città di Sion e il Cantone del Vallese intendono impiegare l’aeroporto di Sion quale strumento per la promozione economica e turistica cantonale. A tale scopo occorre sviluppare l’attività aviatoria e incrementare i voli commerciali. I voli in elicottero, indispensabili per gli interventi di sicurezza nelle regioni di montagna, saranno mantenuti; lo stesso dicasi per i voli da diporto. L’aeroporto diverrà partner delle Forze aeree, quale aerodromo di dirottamento.
Questa nuova strategia richiede un cambiamento del sistema di conduzione che avverrà in due tappe. Il 1° gennaio 2020, una società di progetto Città-Cantone riprenderà la concessione per l’esercizio dell’aeroporto. Essa appronterà il nuovo piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica (PSIA) nonché la costituzione di una società istituzionale di partenariato pubblico-privato (PPPI). L’obiettivo consiste nel rendere operativa tale società dal 1° gennaio 2023. La Città di Sion e il Cantone deterranno il 51 per cento delle quote del futuro PPPI. Il 19 per cento sarà nelle mani di altri enti di diritto pubblico (Comuni, destinazioni turistiche) e il 30 per cento in quelle di un operatore privato al quale sarà affidata la gestione dell’aeroporto.
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