Jacky Gillmann

Il PPP richiede riflessioni che vanno oltre la pura e semplice edificazione; ciò si rivela vantaggioso per tutte le parti coinvolte.

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Crollo del ponte di Genova - un fatale fallimento del sistema

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Il crollo del ponte di Genova è al centro dell’attenzione e chiede che sia fatta luce su ciò che è successo. Bisogna tuttavia essere cauti, evitando conclusioni e accuse affrettate. Lorenz Bösch, Presidente dell’Associazione PPP Svizzera, ha redatto al riguardo una presa di posizione personale.

 

Presa di posizione personale relativa al crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018 a Genova

Crollo del ponte di Genova - un fatale fallimento del sistema

Il crollo dei ponte di Genova è stato una vera catastrofe e si può asserire che, molto probabilmente, sarebbe stata evitabile. C’è da sperare che le cause siano indagate accuratamente e obiettivamente. Conclusioni e accuse affrettate sono pericolose. Fra queste, quella secondo cui il crollo del ponte attesterebbe che affidare la costruzione e la gestione di infrastrutture statali ad aziende private comporta un rischio troppo elevato.

In primo luogo, attualmente sappiamo che il ponte è stato edificato circa 50 anni orsono e ha adempiuto alla sua funzione. La sua costruzione, mezzo secolo fa, ha rappresentato un’opera ingegneristica di tutto rispetto. Al giorno d’oggi il ponte non sarebbe più costruito allo stesso modo poiché, nel frattempo, nella costruzione dei ponti si sono acquisite nuove conoscenze e si può anche beneficiare dei progressi registrati nelle scienze dei materiali. In secondo luogo, sappiamo che, in tempi recenti, gli esperti della società incaricata della gestione e gli enti pubblici responsabili della sorveglianza avevano constatato la presenza di danni ingenti dovuti alla corrosione. Evidentemente, queste constatazioni non sono tuttavia sfociate nell’adozione e nella realizzazione di adeguate misure urgenti. Appare così chiaro che si debba ipotizzare un vero e proprio fallimento del sistema. Né il gestore privato né la sorveglianza statale hanno reagito adeguatamente alle constatazioni, rivelatesi fatali. Rientra nella sfera di responsabilità sia del gestore privato sia della sorveglianza statale seguire con particolare spirito critico le infrastrutture più datate, pianificandone per tempo il risanamento o la sostituzione. Da quanto finora noto, è affrettato dedurre da ciò che la tragedia avrebbe potuto essere evitata se l’infrastruttura fosse stata costruita e gestita dallo Stato. Si deve piuttosto ipotizzare che, considerando il caos attualmente regnante a Genova, tanto al gestore privato quanto alla sorveglianza statale sia mancato il coraggio di affrontare l’irritazione degli interessati e la resistenza che avrebbero opposto all’adozione di misure adeguate, ma ineluttabilmente limitative del traffico. Le opportunità offerte dai partenariati pubblico - privato sono proprio insite nel fatto che la responsabilità della gestione è chiaramente distinta dalla responsabilità della sorveglianza, ciò che deve essere sfruttato a vantaggio della qualità delle infrastrutture. Si spera che le indagini forniscano un giorno le conoscenze necessarie per migliorare la gestione del sistema.

Ulteriori informazioni:

Lorenz Bösch, presidente dell’Associazione PPP Svizzera
Heinz Gut, direttore dell’Associazione PPP Svizzera


Tel. 079 426 54 19
Tel. 079 400 57 09

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